Perché i sintomi dell’ipotiroidismo sono così indecifrabili?

Perché i sintomi dell’ipotiroidismo sono così indecifrabili?

Scritto da
Dott. Claudio Tomella

Come viene diagnosticato “generalmente” l’ ipotiroidismo?

  1. Attraverso esami del sangue eseguiti come controllo generale oppure per una patologia non tiroidea, in cui viene riscontrato “per caso” un TSH elevato.
  2. Attraverso esami del sangue eseguiti perché il paziente lamentava stanchezza o aumento ingiustificato del peso, in cui viene riscontrato un aumento del TSH.

Il fatto sconvolgente è che spesso l’ipotiroidismo viene diagnosticato solo dopo molti anni che la persona ne soffre.

I problemi principali nell’individuazione dell’ipotioridismo sono 5:

  1. Non vengono eseguiti gli esami giusti, oppure non viene approfondita la diagnosi con esami specifici e all’avanguardia (ne parliamo in altri post)
  2. L’ipotiroidismo su base autoimmune (secondario ad una tiroidite), spesso non presenta sintomi acuti manifesti
  3. I sintomi dell’ipotiroidismo sono numerosi e possono essere confusi con altre condizioni o malattie. Molti medici tendono ad imputare al paziente la “colpa” di fenomeni che non riescono a spiegare facilmente: e allora è colpa dello stress o della depressione e così via…
  4. Viene definito subclinico e non trattato un ipotiroidismo in cui il paziente non presenta sintomi franchi di ipotiroidismo, anche se in realtà ci sono sintomi “nascosti” che condizionano la vita e il benessere del paziente
  5. I sintomi dell’ipotiroidismo possono intersecarsi con quelli della pre menopausa o della menopausa

Una visione attenta della storia clinica della persona e dei suoi sintomi, insieme ad esami di approfondimento mirati, sono alla base della diagnosi precoce e sicura di ipotiroidismo.

I principali sintomi dell’ ipotiroidismo sono:

  • Stanchezza
  • Aumento di peso nonostante un ridotto introito energetico
  • Ipersensibilità al freddo e bassa temperatura corporea
  • Depressione o ansia
  • Umore mutevole
  • Sensazione di non essere più la persona di prima.
  • “Brain fog” – Cervello annebbiato
  • Sensazione che la testa galleggi
  • Perdita di memoria
  • Difficoltà di concentrazione
  • Sonnolenza
  • Lentezza
  • Mal di testa mattutini che scompaiono durante la giornata
  • Capelli secchi o sottili e che cadono facilmente
  • Prurito e pelle secca
  • Difficoltà a sudare
  • Stipsi e costipazione
  • Problemi digestivi cronici, dovuti alla mancanza di acidità nello stomaco (ipocloridria)
  • Scarsa circolazione e intorpidimento di mani e piedi
  • Crampi muscolari a riposo
  • Aumento della sensibilità a infezioni batteriche o virali e difficoltà di guarigione
  • Mestruazioni irregolari o aborti spontanei (donna)
  • Disfunzione erettile (uomo)
  • Rigonfiamento del volto (edema), di mani e piedi
  • Comparsa del gozzo o di un rigonfiamento del collo
  • Perdita delle sopracciglia più esterne
  • Riduzione delle frequenza cardiaca (bradicardia)
  • Colesterolo alto (ipercolesterolemia)

Però attenzione! Non è così semplice.

Per esempio…

Se è vero che la maggior parte dei pazienti ipotiroidei tende ad aumentare di peso senza motivo pur facendo una dieta equilibrata, ci sono pazienti ipotiroidei o con la Tiroidite di Hashimoto che si mantengono magri o addirittura dimagriscono. Per sopperire alla carenza di ormoni tiroidei, infatti, il surrene può reagire producendo più catecolamine, determinando questo effetto.

A questi sintomi si possono sovrapporre quelli della pre-menopausa o della peri-menopausa (in cui vi può essere estrogeno dominanza), oppure a quelli della menopausa.

L’Estrogeno Dominanza

Nella donna l’ESTROGENO DOMINANZA, ovvero la riduzione relativa di PROGESTERONE maggiore rispetto a quella degli ESTROGENI (per cui gli estrogeni risultano “dominanti” sul progesterone) può far comparire sintomi insidiosi, ma che condizionano il benessere della donna.

I sintomi di dominanza estrogenica sono:

  • ansia,
  • irritabilità,
  • aumento di peso (soprattutto aumento del grasso addominale),
  • ritenzione di liquidi,
  • stanchezza,
  • depressione,
  • facilità al pianto,
  • sbalzi d’umore,
  • cicli irregolari,
  • desiderio di dolci,
  • sindrome premestruale etc.

Questi sintomi vengono spesso genericamente attribuiti allo stress (che in realtà può incrementare l’estrogeno dominanza) o a caratteristiche personali, ma la donna sente che qualcosa è cambiato dentro di lei.

Al momento della MENOPAUSA a questi si possono sovrapporre altri sintomi:

  • vampate,
  • sudorazione notturna,
  • sbalzi d’umore,
  • irritabilità,
  • perdita della memoria,
  • diminuzione del desiderio sessuale,
  • secchezza (pelle, capelli, vagina),
  • perdita di capelli,
  • osteoporosi etc.

Detto questo, e in relazione anche alle varie sfaccettature che possono derivare dal funzionamento del “Complesso Tiroideo” (viene spiegato nell’Ebook scaricabile gratuitamente), si capisce come per avere le idee chiare siano essenziali gli esami di approfondimento specialistici così come una visione a 360° della persona.


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