Microbiota intestinale e tiroide
Scritto da
Dott.ssa Serena Smeazzetto

La tiroidite di Hashimoto (HT), nota anche come tiroidite cronica linfocitica, è una malattia autoimmune organo-specifica caratterizzata dalla produzione di autoanticorpi contro la tiroide con la presenza di cellule infiammatorie nella ghiandola tiroidea. Questa situazione è spesso seguita da ipotiroidismo a causa della distruzione dei follicoli tiroidei.

Sia la predisposizione genetica che i fattori ambientali, quali infezione da Helicobacter pylori, infezione virale (virus dell’epatite C, parvovirus umano B19 ed enterovirus), carenza di vitamina D, igiene e agenti chimici, fungono da fattori scatenanti della malattia.

Molti studi hanno indicato che le alterazioni del microbiota intestinale sono importanti fattori ambientali nello sviluppo di malattie infiammatorie e autoimmuni.

In particolare, recenti studi hanno individuato che i pazienti con HT hanno un alterato microbiota intestinale e che il microbiota intestinale è correlato con i parametri clinici della malattia.

I batteri interessati nello specifico sono i Bacteroides, Fecalibacterium, Prevotella, Bifidobatteri, Blautia, Ruminococcus e Roseburia.

Interessante, è il fatto che i cambiamenti del microbiota intestinale sono simili nei pazienti affetti da sindrome del colon irritabile (IBS) e HT.

I batteri che vivono in simbiosi con noi hanno un’azione protettiva sia perché competono con i batteri patogeni sia perché mantengono uno stato di eubiosi in grado di modulare le risposte immunitarie.

Infatti, i livelli alterati di alcune specie batteriche possono portare alla distruzione della barriera della mucosa intestinale, con conseguente traslocazione dei batteri e dei loro prodotti attraverso la barriera mucosa e, di conseguenza, l’attivazione delle risposte immunitarie.

Una condizione di disbiosi, in cui i batteri cattivi prendono il sopravvento e la mucosa intestinale subisce danni strutturali, viene definita “leaky gut syndrome”.

L’analisi accurata della composizione batterica intestinale attraverso il test del microbiota intestinale (Symbyo gut) che utilizza la tecnologia NGS (sequenziamento di nuova generazione) è utile per poter individuare le cause della disbiosi intestinale e applicare strategie dietetiche e farmacologiche adatte a risolvere il problema alla base.


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