Test genetico per la Tiroide
Tranquilli non è una bufala o una fake news. Il test genetico per la tiroide è già disponibile ed è una novità assoluta nell’ambito dello studio della tiroide in quanto è in grado di fornire informazioni molto preziose.
Sappiamo come per l’endocrinologia tradizionale l’esame gold standard per lo studio della Tiroide è il TSH. Di fatto è “come se” fosse l’unico esame tenuto realmente in considerazione.
Nel blog Tiroide360 abbiamo più volte spiegato perché questo approccio è estremamente riduttivo per la diagnosi e la cura della tiroide.
Oggi è stato messo appunto lo studio di una serie di varianti genetiche che rappresentano uno strumento prezioso per la diagnosi precoce delle patologie tiroidee e per comprendere la funzionalità tiroidea in casi complessi.
In altri termini, si riesce a rispondere a diversi “perché” sul quadro clinico della tiroide, che altrimenti rimarrebbero insoluti o solo al livello di ipotesi.
Le varianti genetiche legate alla funzionalità tiroidea sono addirittura 19 e studiano a livello del DNA:
- Il trasporto degli ormoni tiroidei
- Le disfunzioni recettoriali
- L’attività degli enzimi Deiodinasi 1 (D1) e Deiodinasi 2 (D2)
- Il rischio di sviluppare la Tiroidite di Hashimoto
- L’alterazione del recettore della vitamina D
- L’assorbimento della vitamina D
- L’incremento o il decremento del TSH
- Le tireoglobulina
- La funzionalità tiroidea
Finalmente si riuscirà a sapere in modo oggettivo una delle cause della inefficiente conversione del T4 in T3, e quindi del perché la Levotiroxina (es. Eutirox, Tirosint, etc.) non funziona per tutti.
Finalmente si riuscirà a conoscere il “rischio” di sviluppare Tiroidite di Hashimoto, in persone con familiarità, ma con assenza di autoanticorpi.
Finalmente si riuscirà a sapere se ci sono disfunzioni recettoriali, alterazioni nel trasporto degli ormoni tiroidei e della funzionalità tiroidea, su base genetica.
Finalmente avremo dei dati per cui conoscere in anticipo se la Tireoglobulina dovrà essere il nostro “sorvegliato speciale”, per il rischio di tumore alla tiroide.
Finalmente potremo sapere se il nostro genoma condiziona l’assorbimento della vitamina D e i suoi livelli finali.
Sono tutte informazioni preziosissime perché consentono di fare delle mosse preventive, in termini di integrazione e nutrizione, e possono indicare la strada in molti casi complessi di malattie tiroidee, che con le solite cure rimangono irrisolti.
E non dimentichiamo che il Test genetico per la Tiroide si fa una volta nella vita, e se si vuole, può essere associato allo studio di altre aree della Nutrizione di Precisione (es Metabolismo, Micronutrienti, Allergie) e della Medicina di Precisione (es. Infiammazione, Neurogenomica, Cardiogenomica, Detox, Pelle, Farmacogenomica, Estrogeni, Sport, etc.), per poter eseguire una cura veramente personalizzata.